Google + una vera delusione. Le parole dell’ex sviluppatore Messina

Google + sotto esame, sempre e comunque.

Stavolta a sferrare attacchi molto incisivi non è una persona qualunque.
Parliamo di Chris Messina, a lungo negli organigrammi di Google e, in particolar modo, UX Developer di Google +, nonché inventore (così si definisce) dell’hashtag.

chris messina pensieri su google +

Il suo sfogo è a metà tra il rancore di un ex e la delusione di un padre.

Chris Messina in un suo post snocciola tutte le sue, assennate, motivazioni per recriminare nei confronti di Google +.

Si parte da una panoramica sul capitale dei dati e sull’uso che ne fanno i principali attori degli ambienti digitali. Successivamente si assiste all’elogio di tutte le prospettive che avevano portato in maniera trionfale alla nascita del social di Big G.

We’re going to be your trusted partner in cyberspace, and we’ll help you surface the right information to the people you choose, at the right time.

Aspettative deluse sin dalle prime battute, quando fu malauguratamente svelato il nome da Kevin Rose: Google Me, che quindi costrinse a un cambio di rotta, e di nome, verso un Google Plus che già piaceva poco per i nefasti richiami all’ambiente Microsoft.

Chris Messina contesta un immobilismo abbastanza palese, ponendo l’attenzione su gli elementi distintivi, che pur esistono, senza tuttavia essere in alcun modo degni di nota.

Non basterà a Google + essere più pulito e meno invaso di messaggi pubblicitari.
Non basterà avere un controllo più interessante della privacy.

Non basterà inseguire menzioni e sondaggi quando gli altri social l’hanno fatto da almeno un paio d’anni.

Altro elemento sintomatico dell’assoluta mancanza di sviluppo è il ritardo misurato in release del 2014.
Google + (ed Hangouts) sono fanalini di coda dei servizi più popolari, accompagnati da WhatsApp, che pur ha visto una brusca frenata dall’acquisizione di Facebook in poi.

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grafco chris messina release 2014Messina non accetta che si lasci a Facebook tutta la disputa dell’identità sulla rete.
Google rappresenta, a tutti gli effetti, l’unico soggetto in grado di lanciare la contesa, ma Google + continua a sembrare una costola del progetto senza troppe ambizioni.

Google rischia anche di ritardare anche nella contesa sull’acquisizione dei dati per conoscere meglio gli utenti.
Sebbene il motore di ricerca rappresenti un totem difficile (o impossibile) da scalfire in tal senso, i social offrono un set di dati, esclusivi ed ulteriori, dai quali non si può prescindere se si lavora sulle esperienze d’uso.

Perché Google + non ha una vision lungimirante? Perché sembra continuare a vivacchiare tra emulazioni e innovazioni di poco rilievo?
Questi i dubbi, tanto semplici quanto condivisibili, posti da Chris Messina.

Qual è la vostra posizione?
Per quanto mi riguarda, continuo a non considerare Google + un fallimento, ma sicuramente un social dal potenziale inespresso.

Google disporrebbe di tutto quanto occorre per poter lanciare una nuova modalità di social e di interazione. Google ha la possibilità di inventare un nuovo mondo social, per sfidare gli altri social su un’idea progettuale, più che sulle features che spostano interesse solo nel breve periodo.

Soprattutto in una fase in cui Facebook sembra strizzare sempre più l’occhio alle grandi aziende, che investono moneta sonante, lasciando scontenti soprattutto i piccoli e medi soggetti economici che non si arrendono agli investimenti sulla piattaforma, Google +  potrebbe rappresentare l’area privilegiata dove ricollocarsi.

Banalizzerò il concetto per estremizzarne la chiarezza.

Avete un negozio e intendete promuoverlo? Dei vostri 1000 fan su Facebook in linea di massima 30 leggeranno i vostri post, sempre che non siate tremendamente cionvolgenti, in tal caso tanto di cappello.

Avete una pagina business su Google +? I vostri 1000 utenti che hanno deciso di “accerchiarvi”, riceveranno sul proprio motore di ricerca in bella vista i vostri post, per ciascuna ricerca pertinente.

Forse varrà la pena non seppellire Google + troppo presto, sebbene continuo ad auspicare uno scatto verso qualcosa di più interessante.

Il web è rivoluzione, più che evoluzione, e confido che Google possa regalarcene qualcuna, come ha sempre fatto nella propria storia.

Segui Social Listening  su Google + (e sugli altri profili social) e condividi se l’hai trovato interessante.

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