Facebook è sempre alla ricerca di migliorie per il news feed.
Dopo le recenti implementazioni, orientate a perfezionare la qualità e la tipologia dei post che andiamo a visualizzare, nell’intento di offrire ad ogni utente i contenuti a cui dovrebbe essere più interessato, Facebook annuncia di aver intenzione di inserire un’altra variabile nel computo dei fattori di organizzazione dei contenuti.
Il fattore tempo risulta da questo punto di vista essenziale.
Quante volte vi sarà capitato di trascorrere lunghi minuti su un post o tra i commenti senza mai interagire?
Quelle che spesso ho definito “interazioni meccaniche“, ossia i like, le condivisioni, i commenti e tutto ciò che la piattaforma ci consente di fare con un click sui contenuti, potrebbero non bastare a stabilire se gli stessi risultino per noi più interessanti di altri.
Rappresentano sicuramente elementi di alta efficacia, ma occorre trovare nell’integrazione con dei fattori non tangibili la possibilità di perfezionarli.
Recenti ricerche hanno dimostrato che in molti casi gli utenti scelgono di non interagire attivamente, sebbene destinino una certa attenzione e un certo tempo alla consultazione di alcuni contenuti, che ne racconta un chiaro interesse.
Facebook, dalle pagine della newsroom, fa l’esempio di quando un utente utilizza la piattaforma per fare una ricerca di informazioni su un evento e, presumibilmente, non abbia necessità di andare ad interagire
Il tempo non sarà misurato in termini assoluti, ma sarà commisurato ai tempi medi di lettura dell’utente stesso, così da evitare che possano essere assimilati casi in cui l’utente dedichi del tempo alla lettura a casi in cui l’utente dovesse perdere secondi preziosi per (ad esempio) problemi di connessione.
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