Il popolo di Facebook non cresce più. L’engagement sì

Quando si parla di social media è facile fare rapide deduzioni sulla base dei numeri.
Soprattutto se i numeri riguardano la popolazione dei social stessi. Si tende spesso a banalizzare questi dati, finendo per dare giudizi di valore rispetto alle piattaforme unicamente basandosi sulla quantità di account registrati.

Ad esempio, laconica è stata la risposta del co-founder di Twitter, Evan Williams, rispetto al sorpasso di Instagram per numero di utenti.

Twitter è esattamente quello che volevamo che fosse, non me ne frega un ca**o se Instagram ha più persone in cerca di belle immagini.

A tal proposito, una ricerca condotta dal Pew Research Center sulla popolazione degli Stati Uniti riferisce che nell’ultimo anno Facebook, notoriamente riconosciuto come social plebiscitario e “vincente”, rappresenta l’unica piattaforma ad aver arrestato il proprio processo di popolamento, mentre LinkedIn, Twitter, Pinterest e Instagram, spesso erroneamente annoverati come concorrenti, possono vantare margini di crescita consistenti.

crescita degli utenti facebook twitter linkedin instagram pinterest

(source: Pewinternet.org)

Non potrebbe esserci nulla di più sbagliato che giudicare i social sulla base di questi elementi.
Il dato veramente interessante di questa ricerca riguarda i tassi di coinvolgimento: l’engagement.
A dispetto di un arrestarsi della crescita di iscritti, Facebook rappresenta il social con i più consistenti margini di crescita di coinvolgimento degli utenti.
La vera differenza nella contesa tra i social media è nella capacità di rendere gli utenti attivi ed interattivi. Non esclusivamente “abitanti”.
Da questo punto di vista Facebook non conosce soste né rivali.
Il 70% degli utenti Facebook continua ad interagire con il social ogni giorno e il 45% lo fa anche più volte. L’aumento è del 63% rispetto al 2013.
Facebook, per Pew Research Center, rappresenta la casa base degli utenti.
Tuttavia i dati sulla creazione di account sulle piattaforme non rappresentano elementi da trascurare, specie se offrono chiavi di lettura che restituiscono informazioni circa la diffusione degli strumenti digitali.
Alcuni numeri interessanti:
Il 65% degli adulti over 65 è collegato a Facebook. Circa il 31% di tutti gli anziani.
Teenager: Instagram mantiene lo scettro di social per giovani, con il 53% dei giovani tra i 18 e i 29 anni che hanno un account sul social e la metà di questi che lo utilizz aogni giorno.
Quanto a LinkedIn: il social per professionisti dilaga negli ambienti universitari, raggiungendo una quota del 50%.
Un ulteriore conferma viene da Pinterest, sempre più di dominio femminile. Il 42% delle donne online utilizza la piattaforma, a dispetto di un misero 13% degli uomini.
Il mondo dei social media è un continuo mutare e proliferare di attività ed esperienze d’uso sempre innovative, ma i numeri vanno letti con le chiavi di lettura adeguate per non cadere in deduzioni semplicistiche.
Questi ed altri dettagli nella ricerca completa di Pew.

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