Facebook e la nuova disputa del riconoscimento facciale, tra l’inquietante e il sorprendente.
Secondo alcune dichiarazioni riportate da Newscientist, Facebook disporrebbe di un algoritmo di riconoscimento facciale capace di esulare dal volto del soggetto.
Può capitare, infatti, che in alcune immagini i soggetti possano risultare con il volto totalmente o parzialmente coperto. In questi casi Facebook ricorrerà ad elementi come le tendenze di abbigliamento, la capigliatura, le pose o determinati tratti del corpo.
Per i poco avvezzi alla social foto compulsiva degli amici, coprirsi il volto non sarà più la soluzione.
E potrebbe non esserlo anche nascondersi parzialmente dietro un amico.
Yann LeCun, Direttore di Al Research di Facebook, asserisce senza troppi giri di parole:
Marck Zuckerberg potrebbe essere riconosciuto semplicemente perché utilizza sempre una t-shirt grigia.
Il concetto è semplificato e banalizzato, ma rende l’idea delle potenzialità di riconoscimento del nuovo strumento.
Di riconoscimento facciale si sta parlando con una certa insistenza, soprattutto in virtù del lancio di Moments, la nuova frontiera delle cartelle (album) condivisi, per cui è predisposto un sistema di riconoscimento che potrebbe non vedere mai la luce in Europa per questioni di privacy, come raccontato dal sempre ottimo Francesco Russo.
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