AMP di Google la risposta agli Instant Articles. Advertising il punto di forza

Google  non resta a guardare. L’irrompere di Facebook nelle dinamiche del giornalismo digitale, con le recenti implementazioni degli Instant Articles e di nuovi strumenti che favoriscano i giornalisti  nel reperimento di fonti e nuovi elementi, hanno evidentemente indotto Big G. ad accelerare per una “contromossa”.
Google finora ha avuto campo libero, con Google News principale attore della distribuzione di informazioni online e un servizio di remunerazione mediante banner pubblicitari, Adsense, che ha sempre rappresentato un’ottima risorsa per chi fa informazione sul web.
Il progetto che si preannuncia pronto a sfidare  Instant Articles è denominato AMP, Accelerated Mobile Pages.
Il concetto è similare a quello proposto da Facebook: pagine web,  nel caso specifico contenuti giornalistici, ad alta velocità, che abbattano i tempi di caricamento e consentano una fruizione più immediata e sempre più mobile oriented.

amp la versione google di instant articlesUn serio vantaggio competitivo potrebbe essere ancora una volta il chiaro riferimento alle possibilità di remunerazione dall’advertising.
Adsense, DoubleClick, AOL e altri starebbero già lavorando allo sviluppo di ads in linea con il nuovo progetto, come  riportato da The Verge.
4500 sviluppatori sono al lavoro su questa importante novità, che potrebbe rappresentare un serio ostacolo all’ascesa di Instant Articles, per cui si continua a dibattere sul tema, ancora oscuro, della possibilità di migliorare le dinamiche di guadagno dal giornalismo digitale.
Intanto  i vari The Guardian, BuzzFeed, Vox Media e altri, alcuni dei quali anche aderenti al progetto Instant Articles, sembrano strizzare l’occhio a questa nuova opportunità.
Tra i social partecipanti in bella mostra sul sito ufficiale di AMP: Pinterest, Linkedin e Twitter.

Il progetto dovrebbe vedere il proprio inizio nel 2016.

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