Facebook: nuovo sistema per blindare le password

Stretta sulle password per Facebook.

Facebook si mostra sensibile ai temi della sicurezza, a tutto tondo, dopo il recente annuncio di Safety Check, che concerne tematiche che esulano completamente dal digitale.

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La sicurezza, come ormai noto, è sicuramente uno dei temi più spinosi per il social di Mark Zuckerberg.
Recenti notizie riferiscono di un nuovo sistema di controllo sulle password degli utenti, studiato per difendere gli account da attacchi esterni.

Nella nota di Protect the Graph, Chris Long, Security Engineer di Facebook, riferisce che l’idea nasce da un problema abbastanza diffuso.

Molti utenti sono soliti utilizzare la stessa password per diverse tipologie di account. Ne deriva che in caso di perdita di una password non è così improbabile la generazione di un effetto a catena che possa mettere a rischio la protezione dei dati.

Spesso account e password finiscono pubblicati in rete in veri e propri registri pubblici, che creano una criticità non indifferente, alla quale Facebook, almeno per il proprio universo di servizi, intende porre rimedio e precauzione.

L’idea consiste nella ricerca da parte del social di corrispondenze in rete rispetto alle vostre chiavi da accesso, così da assicurarsi che non ne esistano delle repliche pubbliche. In tal caso Facebook produrrà un avviso in modo tale che si possa avere la possibilità di cambiare la password. Se le credenziali scovate in rete non dovessero corrispondere alle vostre di Facebook, non vi sarà avviso alcuno.

Si precisa che nessuna password e nessun user name sarà trattato in forma testual. I dati privati e segreti resteranno tali e i confronti saranno effettuati in maniera strettamente codificata.

A tal proposito vengono suggerite anche delle indicazioni supplementari per la gestione delle password. Prima su tutte la possibilità di loggare a ormai quasi tutti i servizi attraverso Facebook Login, così da non dover produrre nuovi user, nuove password, nuovi dati da memorizzare o rischiare di perdere. Inoltre si suggerisce di applicare un codice che identifichi i device, ad esempio lo smartphone, nel caso di utilizzo di un browser diverso dal consueto.

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