Rooms (sito ufficiale) è la nuova vecchia (non è un errore) trovata di Facebook.
Prodotta da Creative Labs, la nuova app, attualmente disponibile su App Store, rappresenta l’estrema sintesi tra un passato consolidato di modalità ed attività di interazione, e un presente ricco di diversificazioni.
Sarà possibile creare spazi digitali in cui si potranno invitare altri soggetti, condividendo immagini, testi e tutto quanto vogliate. Le Rooms faranno capo a un amministratore, che avrà facoltà di gestione e modifica.
Chi non è abbastanza vecchio da essere un dinosauro e non troppo giovane da conoscere solo i social non avrà difficoltà a ricordare mIRC e derivati.
Si ritorna alle chatroom, da immaginarsi in una forma più evoluta, che non si discosta poi tanto dagli attuali gruppi di Facebook.
Niente più di spazi tematici.
Questa necessità diffusa nel popolo del web tuttavia non ha mai cessato la sua esistenza. Le aggregazioni, nella vita come sulla rete, sono una dinamica naturale di qualunque spazio sociale. Internet inteso come “terzo luogo” viene descritto come concetto in via di estinzione dall’annuncio dell’app stessa.
Gli hashtag hanno rappresentato, e rappresentano tuttora, spazi digitali basati su temi, con la caratteristica nuova e peculiare di risultare, in un certo senso, flessibili e volatili.
Le stanze riconsegnano stabilità alle conversazioni. L’impressione di avere luoghi consolidati e non pro tempore, all’interno dei quali le community possano nascere e gremire le proprie fila.
Mi impegno a cercare differenze sostanziali e forse ne trovo qualcuna.
Anzitutto l’avvento del mobile (rispetto ai tempi andati) con un’app dedicata, come è stato per le chat, come sarà per l’ecommerce, come finirà per essere (nel caso specifico) per i gruppi. O almeno così pare…
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Altro elemento interessante di distinzione è la facoltà di customizzare la privacy rispetto agli utenti.
Probabilmente l’unico elemento veramente nuovo, tra l’altro nell’aria ormai da diverso tempo, è la possibilità di interloquire in forma anonima, selezionando nickname a piacimento, anche differenti per ciascuna Rooms
Non proprio un’innovazione, sicuramente una interessante trovata.
“Create something together” Capeggia sotto il logo.
Il verbo forse è un tantino ambizioso…
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