Ice Bucket Challenge, viralità e metamorfosi di un evento social e umanitario

Ice Bucket Challenge: ormai tutti sappiamo di cosa si tratta.
Quello che mi interessa analizzare è il modo in cui questo fenomeno si sta articolando dal punto di vista social.
Si tratta, in soldoni, della creazione di un circuito virale, che è riuscito a prendere corpo per la capacità di innestarsi su un tema rilevante e sulla fortuna di ricevere eco da parte di personaggi noti dello show business: power user, niente di meno, niente di più.
La viralità in fondo non è altro che il passaparola 2.0. Di persona in persona rimbalzano pubblicazioni e concetti. La più potente arma di diffusione di contenuti.
La storia tramandata oralmente, si sa, è stata spesso oggetto di distorsioni e mistificazioni. Lo stesso accade in contesti come questi.
Facebook, Twitter e tutti i social su cui sia possibile postare un video sono ormai “sommersi” di secchiate d’acqua, ma vale la pena fare una precisazione.
Il fenomeno del momento sembra consistere, ormai, nella pubblicazione di un video in cui ci si bagna con acqua gelata e a cui fa seguito (almeno in teoria) una donazione.
Non è così che funziona.
La doccia gelata nasce come punizione e/o alternativa per chi non intendesse procedere alla donazione. Una sorta di sprono a partecipare economicamente alla causa, o la possibilità di offrire visibilità ed eco alla campagna mediatica.
Bill gates partecipa all'ice bucket challenge, nominato dai Mark ZuckerbergL’enorme hype prende quota, neanche a dirlo, da Mark Zuckerberg, che sposa la causa dell’ Ice Bucket Challenge proponendo il proprio video e nominando (proprio come accade per altri trend video social) Bill Gates (nella foto), non proprio l’ultimo della lista.

Nel gioco delle parti non mancano gli oppositori e gli antagonisti.
L’Ice Bucket Challenge è per molti diventato occasione di visibilità, creando una piazza in cui molti contendenti si impegnano ad emergere, come accade in qualunque regime concorrenziale. Si diffonde dunque il gesto “alternativo” di pubblicare (inneggiando a una questione di dignità ed onestà) screenshot delle proprie donazioni, anziché procedere al video, non per rispettare l’iter con cui la campagna è nata, ma per differenziarsi.
Diversi, troppi, volti noti partecipano alla campagna presumendo di farlo “a modo mio”, creando un trend uguale e contrario a quello a cui si oppongono.
L’hype mediatico è generato non solo dai contenuti di cui sopra, ma soprattutto dalle contrapposizioni tra questi. Tutti hanno diritto di sindacare sulle scelte altrui, finanche sui quantitativi di denaro destinati alle donazioni, come nel caso di Luciana Littizzetto, facendo sì che l’idea di palesare il proprio materiale supporto finisca per essere giudicata in malomodo dal pubblico (“solo 100€? Spilorcia!”).
Occasione ghiotta anche per i brand, che non perdono occasione di cavalcare l’onda, entrando a pieno titolo tra i protagonisti della vicenda, smorzando (giustamente o meno, a voi i giudizi di valore) la serietà della campagna a fini promozionali. Probabilmente per avvalorare la propria reputation di significati utili alle dinamiche di marketing. Avete visto il post di “Carletto”?

 

Ice bucket challenge è una campagna virale di assoluta importanza, dalla portata planetaria e dai risultati considerevoli.
Vista dall’ottica del risultato finale, la raccolta di milioni di euro (200mila euro in Italia second Wired) per la ricerca è sicuramente un risultato sensazionale.
Dall’ottica delle dinamiche social, invece, non è altro che un evento di vita digitale quotidiana, in cui persiste uno scambio di interazioni, positive e negative, basate sulla sottile ma evidente volontà di emergere, aspetto che non è riconducibile ad alcuna ottica, se non all’indole umana.

Se intendete partecipare, fatelo nelle modalità che più vi aggradano.
Per offrire un contributo sicuramente utile e colpevolmente ignorato dai più (quanti video virali avrebbero potuto scriverlo in drescrizione?) vi lascio i dati a cui potrete indirizzare le vostre donazioni.

COME DONARE AISLA (FONTE: ww.aisla.it)

Donazioni tramite Banca o Posta

Bonifico bancario

BANCO POPOLARE
c/c:
Intestato: A.I.S.L.A. Onlus
nuovo codice IBAN:
IT 04 V 05034 10100 000000001065

Conto Corrente Postale
c/c: 17464280
intestato: A.I.S.L.A. Onlus

Attenzione
Per privacy le banche non sempre ci forniscono i dati del donatore. Essendo desiderio di A.I.S.L.A. Onlus ringraziare tutti i sostenitori invitiamo tutti coloro che effettuano una donazione tramite bonifico bancario ad inviare i loro dati alla nostra Segreteria (segreteria@aisla.it – fax 0321-499719)

Rispondi