Twitter taglia DataSift e riporta in casa la vendita dei dati

Datasift è fuori dal sistema Twitter.
La notizia giunge come un fulmine a ciel sereno dopo anni di collaborazione sempre proficua.
Twitter sembra avere tutta l’intenzione di internalizzare le attività di vendita dei propri dati non servendosi più di alcun intermediario esterno.
A quanto pare la decisione aveva radici profonde ed era stata preventivata sin dal momento dell’acquisizione di Gnip nel 2014.
Nick Halstead, riporta Techcrunch, CEO di Datasift conferma la per la notizia.
Recentemente Twitter e Datasift avevano ridiscusso i rinnovi del contratto ed essendo nel bel mezzo dei negoziati la rescissione sembrava, probabilmente, la più lontana delle ipotesi.
L’acquisizione di Gnip, rivenditore specializzato, era stata inizialmente considerata come una contromossa all’acquisizione di Topsy da parte di Apple.
Da sempre concorrente di Datasift, Gnip porterà Twitter alle contrattazioni in prima persona, probabilmente con una riduzione di costi dovuta alle mancate intermediazioni sulla cessione dei dati per varie finalità.
L’obiettivo è chiaramente quello di aumentare i profitti e, nel computo delle attività, le relazioni con i clienti, in modo tale da stabilire partnership durature e redditizie.
Come sempre detto, Twitter è tra le piattaforme social quella che si presta di più ad attività di social listening ed analisi in genere.
Sebbene le performance non riportino i numeri esorbitanti di Facebook, i dati estratti sono molto snelli, leggibili e salienti, specie se si dovesse trovare il modo di migliorare la geolocalizzazione, obiettivo che potrebbe essere raggiunto con una partnership con Foursquare.
DataSift, evidentemente scottata dalla vicenda, annuncia di aver sempre restituito a Twitter il 95% dei ricavi dalla vendita di dati.
Twitter ha definitivamente lanciato l’assalto al restante 5%.

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