Facebook Healthcare. Il social al servizio della salute

facebook healthcare. Il social avvia dei processi per migliorare la sanitàFacebook e sanità, uno strano connubio in via di definizione.
E’ questa la novità del giorno, pubblicata in esclusiva da Reuters.
Facebook, dopo Google ed Apple, pare si stia interessando alla possibilità di offrire un contributo costruttivo e coerente con le proprie possibilità in tema di sanità.

Qualche accenno lo si era già individuato quando nel 2012 si realizzava l’esperienza della creazione di una sorta di registro digitale dei donatori d’organi.
13054 persone si registrarono come donatori proprio grazie a Facebook.

Spesso sentiamo parlare dei social come dannosi per la salute fisica e mentale delle persone, ma chi ha mai detto che potessero servire a migliorarla?

Basta trovare l’applicazione più coerente ed utile per sfruttarne le capacità.
Del resto, non ultima delle motivazioni, pare che tali pratiche abbiano riscontri oltremodo positivi nella stimolazione dell’engagement, oltre che, inevitabilmente, nella gestione della reputazione d’impresa.
Facebook potrebbe risultare utile anche per la creazione di community ad hoc capaci di offrire assistenza e supporto o applicazioni di “preventive care” capaci di influire positivamente sugli stili di vita delle persone.
Unitamente alle intenzioni di Zuckerberg e soci, prolifera la creazione di reti pertinenti al settore sanitario, come PatientsLikeMe, che catalizzano l’attenzione di persone con malattie croniche come il diabete.
Insomma, esistono tutti i presupposti e il background perché questo progetto si realizzi con favore per tutti gli attori in campo.
Resta da superare lo scoglio e le reticenze in tema di privacy, che tuttavia resta sempre, se non il tallone d’Achille, il tema più sensibile della gestione del social più popolato al mondo. Cartina al tornasole di un successo plebiscitario e planetario su cui occorre avere sempre un elevato grado di attenzione perché non diventi un effetto dirompente.
Facebook potrebbe servirsi di opzioni di anonimato nei casi specifici. Per ora non ci sono dichiarazioni ufficiali ma solo rumors.

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