Whatsapp: 800 milioni di utenti. Zuckerberg “è solo l’inizio”

WhatsApp cavalca verso numeri esorbitanti, eppure per Zuckerberg pare sia solo l’inizio.
800 milioni di utenti attivi al mese: questi gli ultimi dati per l’app di messagging più popolare sul mercato.
Si stima che si possa arrivare fino a 1 miliardo entro la fine dell’anno, mentre continuano a susseguirsi implementazioni di feature che rendono il mercato sempre più efficace e più competitivo.
Recentemente Facebook Messenger e Whatsapp, concorrenti ma afferenti allo stesso nucleo, Facebook, hanno dato il via a delle novità molto interessanti.
Da entrambe le app, rese fruibili anche da desktop, è possibile effettuare le prime telefonate, con Messenger che dispone di un sistema di audio ad altissima qualità, capace di adeguarsi alle disponibilità di banda.
Messenger si segnala anche per la facoltà che presto sarà diffusa a tutti di poter effettuare transazioni di denaro direttamente dall’app, con la quale si potrebbero aprire interessanti scenari di e-commerce.

Molto interessante anche la nuova politica di WhatsApp sulla crittografia dei contenuti smistati, per garantire un grado di efficienza e sicurezza agli utenti senza precedenti.

Whatsapp raggiunge gli 800 milioni di utenti. Per Zuckerberg è solo l'inizio.

(source: Techcrunch.com)

Tornando ai numeri, ai tempi dell’onerosissima acquisizione di Whatsapp da parte di Facebook, per ben 22 miliardi di dollari, l’app contava 600 milioni di utenti. Un incremento di ben 200 milioni di utenti unici mensili, per un app di cui in giro si paventava già lo smantellamento in virtù dell’ascesa di Messenger.
Ad oggi quest’ultima conta circa i numeri che furono di Whatsapp nel 2012: 600 milioni di utenti.
Dichiarazioni di Zuckerberg raccolte dal WSJ riferiscono una linea molto cauta, con il CEO di Facebook che, a margine della lettura degli ultimi utili prodotti dalla sua piattaforma, non fa grossi programmi sul raggiungimento del miliardo di utenti entro gennaio, ma si aspetta che l’app possa contribuire entro quella scadenza alla linea societaria.
Ben più consistente è la dichiarazione secondo cui il messaging sarebbe solo all’inizio del suo ciclo di vita. Zuckerberg azzarda un parallelismo, definendo l’attuale situazione del messaging in linea con quello che fu Facebook intorno al 2006-2007: un prodotto di consumo.
Se le proiezioni sono queste, sembra che il meglio (soprattutto per le casse di Facebook) debba ancora venire.

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