#Video: La mia casa cancellata dal TAV. La protesta diventa virale

Quest’oggi la mia attenzione ricade su un video che rappresenta uno spaccato di società, di vita, ed inizia ad acquisire viralità, finendo sui portali delle prime testate editoriali, circolando da device in device,e lasciando sentimenti contrastanti, che raccontano più di molti reportage ed articoli giornalistici il dramma di chi si batte contro un’opera pubblica che ritiene inutile.
E’ il caso del video di Valentina Zanini, interpretato da Alessandra Zanini Zoe e diretto da Stefano Rescinti, Cesare Mazzocchi e Marco Allegro.
Questo video racconta attraverso poche immagini, una semplice ragazza 26enne, la sua bomboletta spray e una casa vuota, il dramma di chi si accinge a dire addio ai luoghi della propria vita e ai propri ricordi, in virtù della creazione di una linea ferroviaria ad alta velocità che fa discutere ormai da anni, comunemente chiamata TAV.
Questi ragazzi affidano al web il compito di dare eco al proprio dolore.
Dopo periodi di lunghe proteste, non senza ripercussioni anche in ambito legale, chissà che non possa essere il modo giusto per scuotere anime e coscienze di chi si appresta a dare seguito a queste operazioni.
I movimenti no-tav contano sulla rete una cospicua presenza, sebbene non riportino numeri esorbitanti.
Su Facebook è presente una fanpage che conta, ad oggi, 55.435 adesioni, seguita da un gruppo aperto “NO TAV – Valle di Susa” che conta 6451 iscritti ed un’ intensa costellazione di piccoli spazi di discussione da poche migliaia di utenti.
Questi numeri tuttavia non rendono giustizia al fenomeno di dissidenza, ben più esteso e geograficamente diffuso, che evidentemente attraverso questo video potrà aumentare la propria cassa di risonanza, sperando che sia ancora possibile giungere a compromessi e soluzioni, atte ad incidere in maniera positiva sul dramma che emerge da queste immagini, tanto semplici quanto toccanti.
Nel corso del filmato Alessandra Zanini percorre un’abitazione ormai sgombra di ogni arredo, fermandosi ad appuntare dei pensieri sulle pareti, fino a tracciare con poche e semplici linee gli ambienti della propria casa: Il divano, il tavolo, la lavatrice ed uno specchio, su cui la ragazza traccia la seguente frase

Qui mi specchiavo tutte le mattine ed ero fiera di quello che vedevo. Tu lo sei?

Immagine

E’ chiaro il riferimento a chi si appresta a demolire la casa, simbolo e metafora della propria storia. Un messaggio che mira dritto alle coscienze di chi si appresta a compiere tale gesto, che sia il politico attuatore o l’operaio che si ritroverà a muovere la ruspa che metterà la parola fine a tutto questo.

Al di là di ogni posizione di sorta, ritengo che questo video racconti sensazioni e sentimenti comuni, che esulano dalle diatribe politiche, e possono essere elemento di riflessione e discussione, anche per chi non ritenesse di essere concorde con la finalità ultima: l’interruzione del progetto dell’alta velocità.

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