Non si può certo dire che Messenger e Facebook conoscano pause, né maternità.
L’ultima novità concerne il social crm, ossia tutte le attività di dialogo tra soggetti (business o meno) e il proprio pubblico.
Un esempio molto immediato può essere l’assistenza clienti che le compagnie telefoniche fanno sui social media.
Attualmente le pagine hanno facoltà di inserire le fasce orarie di attività, così da segnalare la “chiusura” dello sportello virtuale, e di avere in bella mostra un’icona che indichi agli utenti i tempi medi di risposta.
Rispondere sui social è cortesia, ma è anche una gran bella chance.
Al contrario, non rispondere è penalizzante sotto molti punti di vista, che vanno dal consegnare all’interlocutore la percezione di avere scarsa cura o scarse argomentazioni, al pericolo di finire “vittime” (certo, raramente avviene per caso) di fenomeni di pubblico ludribrio o “aggressione” che possano ledere la reputation online.
Facebook offre un ulteriore, interessante, strumento atto a facilitare il contatto tra le pagine e gli utenti che visitassero il sito web a cui sono associate.
Sarà presto possibile inserire all’interno dei siti web una piccola finestra mediante la quale il visitatore potrà porre una domanda, che sarà rapidamente smistata tramite messenger.
Qui un video d’esempio.
Si tratta di una piccola implementazione, che però segna una consistente inversione di tendenza.
Raramente abbiamo visto Facebook operare fuori dal proprio recinto, ma evidentemente l’obiettivo manifesto è quello di sostituirsi alla, spesso ignorata, mail o sezione “contattaci”.
La feature si integra nel cosiddetto Page Plugin che consentirà dal sito web di accedere a una serie di contenuti pubblicati sulla pagina, unitamente a rinnovate possibilità di interazione con gli eventi e, come detto, l’area in cui scrivere messaggi.
Una grande opportunità per l’utente, a cui si associa un grande onere per brand e soggetti interessati.
Nell’immagine che segue i passaggi basilari per ottenere questa feature.
Per ulteriori dettagli clicca qui.
Pianificare le attività e costruire un team preposto al social crm richiede costi di infrastrutture, formazione e capitale umano, a cui corrispondono sicuramente dei benefici in termini di reputazione e, perché no, conversioni.
Sarà molto più facile chiedere, ma quanto le attività sono disposte a rispondere?
Discutiamone tra i commenti o sui profili social di Social Listening