La Bild ha iniziato ad inviare le notizie privatamente via Messenger e non solo.
Intendiamoci, non è esattamente la rivoluzione che si vorrebbe raccontare, ma potrebbe rappresentare un’interessante modalità di fidelizzazione del lettore.
Fine anni 90, terminavo le scuole medie, e con cellulari tipo questi:
Iniziavo ad iscrivermi a servizi, inizialmente gratuiti, offerti dalle testate giornalistiche che mi informavano sulle sorti della mia squadra del cuore…quando ancora calcava campi che al giornalismo interessassero.
Lo trovai sensazionale. Ogni risultato finale o parziale mi veniva recapitato via sms, così come tutte le notizie in sede di mercato o di aggiornamento settimanale.
No, non c’era Livescore, c’era il Televideo.
Molto presto quel servizio diventò a pagamento, costandomi più o meno tutto quello che avevo sulla scheda.
Fine della favola.
Senza lasciarsi andare a troppa nostalgia dei tempi andati, è più o meno questo che la Bild tenta di (ri)proporre con questo sistema.
Il servizio a cui occorre aderire è Bild Ticker, la cui pagina con poche centinaia di Mi Piace, non a caso, è stata immediatamente insignita del bollino blu di verifica da Facebook.
Neanche a dirlo, per ottenere il servizio basterà inviare un messaggio alla pagina stessa.
Le notizie di questa prima fase di test sono, guarda caso, le stesse del mio preambolo nostalgico.
Si approfitta della sessione invernale di mercato per concedere ai sostenitori delle varie squadre di calcio di ottenere informazioni circa i trasferimenti direttamente sul proprio profilo Facebook.
Dovrebbe prestissimo partire un servizio similare anche per un reality show.
Come dicevo, non si tratta esattamente di un’innovazione, ma sicuramente di un modo interessante di fidelizzare il lettore.
La creazione di community unite e coese con una testata che opera sui social media è un elemento essenziale.
In un’era in cui l’esclusività della notizia è pressocché sepolta, occorre inventare nuovi modelli che rendano una testata preferibile rispetto a un’altra, specie per quei lettori che non fanno troppa attenzione alle firme, ma preferiscono il primo contenuto che incrociano sul feed del social su cui stanno interagendo con le proprie amicizie.
Il pubblico sui social chiede di essere ascoltato, seguito, accontentato.
I giornali hanno il bisogno, e quindi il dovere, di sopperire a tutte le richieste che devono (essere bravi a) intercettare sulla rete.
La consegna delle notizie privatamente, su specifica ed esplicita richiesta del lettore, per certi versi potrebbe rappresentare anche una interessante soluzione per bypassare i limiti algoritmici della portata organica.
Le recenti notizie che arrivano dagli ambienti Facebook parlano della possibilità di creare bot automatici su Messenger, il ché renderebbe questo processo ancor più automatico e gestibile dalle testate.
Il passo di Bild, riportato da Niemanlab, si dimostra assolutamente interessante e, stando alla verifica della sopracitata pagina, Facebook sembrerebbe gradire.
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