Facebook, come tutti gli altri social, continua a seguire la direzione della comunicazione visuale, che sembra riscontrare maggior appeal negli utenti e finisce, dunque, sorretta dagli algoritmi che le conferiscono maggior esposizione e relativi tassi di engagement.
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Il numero di video pro capite è cresciuto del 75% a livello globale (+94% negli USA), rispetto a numeri sicuramente precedentemente esigui per una piattaforma che ha visto uno sviluppo quasi totale solo negli ultimi tempi.
Ancor di più crescono le condivisioni e le interazioni con gli stessi contenuti.
Si stima che i video pubblicati da video e brand su Facebook crescano e continueranno a crescere del 3,6 di anno in anno.
Inevitabile accostare questa crescita all’implementazione dell’autoplay, che ha reso sempre più Facebook assimilabile ad Instagram, cavalcando la crescente diffusione del mobile, fino a rendere l’esperienza d’uso sempre più intuitiva.
Unitamente all’autoplay un altro elemento di sicuro interesse, specie per i brand, è stata l’implementazione degli insights, che consente di conoscere quante visualizzazioni ha ottenuto il video e, per determinati account, anche i dati precisi relativi ai frame e alle sezioni di video che riscontrano maggior interesse negli utenti.
Facebook sceglie un video di Tailor Swift per sorreggere la propria tesi. Perdonerete il tranello, ma preferisco mostrarvi un video rilasciato dal Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che sceglie la piattaforma Facebook Video per lasciare un messaggio per la ripresa delle attività scolastiche, segno evidente di come il sistema e le potenzialità dello stesso riscuotano interesse anche negli ambienti istituzionali, che hanno egual necessità di massimizzare le performance della propria comunicazione social.
La tendenza di Facebook, in questo caso come nel caso del motore di ricerca, è quella di rendersi soggetto concorrente ma alternativo ai servizi di Google e quindi di Youtube.
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L’attenzione per i video, come detto, è crescente in tutti gli attori del mondo social. Recentemente è stato scovato da Techcrunch il sistema di hosting proprietario di Twitter, che addirittura prevederebbe l’esclusione dei contenuti Youtube, nell’intento di creare un ulteriore attore indipendente di video sharing.
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Qui gli altri dettagli sulla svolta video di Facebook.
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Facebook sembra voler dare sempre più visibilità ai video.
Anche i personaggi famosi si stanno lanciando in una serie di mini video in stile https://vine.co/.
A me capita che la maggior parte dei video parta in automatico, senza audio e aggiungiamoci pure senza che io neppure me ne accorga.
Leggevo che facebook conta quella partenza di un video senza che neppure tu ci butti l’occhio come una visualizzazione mentre per esempio su https://www.youtube.com/ un video spesso te lo guardi tutto, lo guardi volontariamente, ne guardi pure altri di quel canale o in tema con l’argomento che ti interessa ect e, da quello che ho letto, sembra che venga assegnata una visualizzazione solo dopo tot secondi e non immediatamente come avviene su Facebook.
Quindi mi chiedo e ti chiedo, quanti video (oltre a qualche sciocchezza qua e la tipo gatti e cani) ti guardi veramente fino in fondo su Facebook?
Preferisci un video visto magari per caso su Facebook o uno in tema con i tuoi interessi su Youtube?
Io sono molto più verso Youtube che sto sfruttando per esempio per approfondire alcuni temi e spero per imparare a strimpellare la chitarra!
Non è che Facebook sta veramente gonfiando il numero di visualizzazioni dei video per far sembrare che abbiano un successone e tentare di prendere il posto di Youtube?
Se non sbaglio un video caricato su Facebook da più visibilità di un link inserito in un post su Facebook e copiato da Youtube!
Esatto. Pubblicare un video direttamente sulla piattaforma Facebook, anziché linkarlo da YouTube, offre un’esposizione migliore e quindi più visualizzazioni e, plausibilmente, più interazioni.
Quanto all’autoplay è possibile disattivarlo dalle impostazioni, sia da desktop che da mobile.