Facebook migliora il sistema di inserzioni.
Hai notato niente stamattina?
Quando ho fatto accesso ho visto questo e mi è sembrato una novità. O almeno mi è sembrato una novità per Facebook ma così, da sola, non dice granché.
Diciamocelo, Facebook dal punto di vista delle inserzioni è una macchina da guerra.
Fatte salve alcune criticità con cui spesso ci si scontra, come i tempi biblici (o immediati senza un criterio stabile) di approvazione di alcune inserzioni, pubblicare annunci su Facebook consente vaste possibilità di incontrare il pubblico con un livello di granularità assolutamente interessante.
Su 1,6 miliardi di utenti, si può selezionare ogni genere di interesse, criterio territoriale, linguistico e altro per andare ad intercettare il pubblico di nostro interesse.
Lentamente Facebook ha iniziato a predisporre un sistema (Audience Network) che consentisse di raggiungere gli utenti anche fuori dalla piattaforma, semplicemente se iscritti o loggati a Facebook mentre navigavano altrove.
La vera novità è che le inserzioni si apprestano a raggiungere anche coloro che non sono iscritti a Facebook.
Il Wall Street Journal riporta la possibilità di utilizzare i dati provenienti dai cookie, uniti a quanto raccolto dai vari plug-in (pulsanti ecc) disseminati per il web per costruire un sistema in grado di raggiungere utenti che navighino fuori dal sistema Facebook.
La logica è questa:
La profilazione sarebbe in questo caso “indiretta” e quindi non dovuta ad attività che avvengono sulla piattaforma, ma costruita sulla base di esperienze di navigazione dei vari siti in cui questi pulsanti ed ogni altro elemento di Facebook siano – inevitabilmente – inseriti.
In soldoni: se non sei iscritto a Facebook ma il sito del tuo giornale preferito ha i pulsanti per mettere like e condividere, anche tu finirai tra i dati di Facebook.
Si tratterà di dati meno specifici e approfonditi rispetto a quelli raccolti sul social, ma parliamo di informazioni su larga scala che integrati con quanto già a disposizione possono arrivare a livelli di efficacia inimmaginabili.
Lecito chiedersi se ci saranno cambiamenti sui costi.
La sfida a Google dal punto di vista dell’advertising è molto più che lanciata.
Forse anche le definizioni di ecosistema e walled garden iniziano a stare strette.
Grazie mille per questo approfondimento, un cambiamento sicuramente da tenere d’occhio!
Assolutamente si Ilario. C’è il rischio che aumentino i costi, ma anche le opportunità.