Facebook: ecco il motore di ricerca interno

Facebook potrebbe aver finalmente chiuso il cerchio.
L’annuncio dell’arrivo (definitivo) del motore di ricerca interno potrebbe essere il punto di svolta per valorizzare e concretizzare le tante implementazioni messe in campo nel recente periodo.


Tra i commenti dei miei articoli più recenti si è spesso dibattuto dell’eventualità di vedere un motore di ricerca funzionante che potesse dare un senso, ad esempio, a un sistema come Signal.
Facebook nel recente periodo mira concretamente a migliorare la propria infrastruttura e soprattutto le dinamiche interne che possano rendere pressocché inutile uscir fuori dallo stesso a cercare contenuti, notizie e prodotti da acquistare.
Basti pensare all’arrivo dei trending topic, di cui vi ho recentemente anticipato l’interfaccia già disponibile per alcuni utenti degli Stati Uniti.
L’indicizzazione dei post all’interno della piattaforma, in vero, non è qualcosa di così nuovo.

Nel 2009 o giù di lì su Facebook era già disponibile questa feature, che consentiva di cercare parole chiave tra i post degli amici e tra i post pubblici.
Così come la ricerca esclusiva per i contenuti fotografici, si tratta di un ritorno al passato.
Motivi della scomparsa di queste feature per poi vederne il rilancio in pompa magna?
Probabilmente la crescita smisurata della piattaforma ha reso necessario (e potenzialmente redditizio) un lavoro più elaborato.

Immaginate le dimensioni e il lavoro di elaborazione degli stessi?
I risultati di ricerca dovrebbero essere orientati agli utenti e ordinati per criteri di rilevanza e cronologici.

Search_Small
Il motore di ricerca interno si va ad innestare in un sistema che ne richiedeva fortemente l’esistenza.
A tal proposito si inserisce a pieno titolo l’implementazione delle reactions, che consentiranno una più rapida individuazione della polarità (sentiment) delle interazioni con la possibilità, ipotizzabile, di vedere ben presto i post catalogati non solo per contenuti e rilevanza, ma anche per la tipologia di reazioni che scatenano, dall’ilarità alla tristezza.
Come sempre in una prima fase sarà disponibile solo per gli utenti che utilizzano la piattaforma in Inglese (US).

Cosa ne pensate di questo Facebook sempre più polivalente?

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