Cresce il social recruiting. Il 94% delle aziende si affida a Linkedin. Cresce Twitter

Cresce il social recruiting. Il 94% delle aziende si affida a Linkedin. Cresce Twitter
In tempi di congiuntura economica la ricerca del lavoro è una delle attività più ricorrenti sulla rete.
Nel computo di queste si inserisce inevitabilmente l’ambiente social, che diviene terreno fertile per i recruiter a caccia di talenti per fare le fortune delle proprie imprese.
Non è un caso che esistano dei social network orientati prettamente all’ambiente professionale, come Linkedin, che si impongono come veri e propri leader del settore.

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Tuttavia occorre fare delle riflessioni sulla diffusione delle attività di reclutamento negli ambienti social.
Secondo dati SHRM (Society For Human Resource Management) Il trend è sicuramente in aumento, cono un incremento consistente e costante che parte dal 34% del 2008 e arriva fino al 77% del 2014, di organizzazioni che dichiarano di servirsi dei social network per individuare candidati al lavoro.
L’80% delle stesse imprese riferisce che il motivo principale per cui ci si affida a questa nuova tipologia di reclutamento è individuato nella capacità di individuare potenziali candidati passivi, che diversamente non si proporrebbero con mezzi convenzionali.
Alla stessa maniera vengono indagate le motivazioni per cui determinate imprese scelgono di non servirsi di questo sistema. Circa il 48% denota vere e proprie difficoltà organizzative, dichiarando di non disporre di un adeguato sistema di Human Resource per utilizzare questo mezzo. Il 26%, invece, esprime una certa diffidenza nei confronti dell’accuratezza delle informazioni reperibili. Posizione abbastanza discutibile, considerate le eventualità parimenti riscontrabili nella redazione di un curriculum vitae convenzionale.
Motivazione ben più consistente, che consente interessanti spunti di riflessione, è quella che riferisce una certa reticenza ad utilizzare i social per questioni concernenti eventuali rischi legali dovuti alla privacy, che si attesta intorno al 74% in costante crescita dal 2008 ad oggi.
Guida la graduatoria delle piattaforme più utilizzate per il social recruiting Linkedin, che riscontra quasi un plebiscito attestandosi al 94%.
Seguono Facebook (54%) e Twitter (39%) con quest’ultimo che secondo Stephane Le Viet di Mashable si appresta a divenire uno dei migliori strumenti nel settore. Come precedentemente descritto, il social dei 140 caratteri si caratterizza per la presenza importante di power user (articolo intero), spesso professionisti, che possono rappresentare un ottimo elemento in grado di portare Twitter nel novero dei social network atti a promuovere le attività lavorative ed a individuare i talenti, nell’ottica di un processo di ricollocazione del social network, anche in virtù di ultimi dati interessanti per certi versi e poco rassicuranti per altri aspetti (approfondimento).

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